L'incarico di ristrutturazione, proposto allo studio da una giovane coppia con figlia neonata, prevedeva la riorganizzazione spaziale di un appartamento di proprietà risalente ai primi anni 70. L'approccio, di ristrutturazione integrale, combina un rigido programma funzionale con la volontà di utilizzare la luce (derivata dalle forature esistenti) come elemento per la determinazione degli spazi e delle loro profondità. Un ampia zona living, filtrata dall'ingresso mediante  la presenza di un imponente pilastro circolare, sfrutta per intero la profondità del fabbricato cogliendo durante tutto l'arco del giorno la luce naturale.

A completare la continuità spaziale e il diffondersi della luce attraverso gli ambienti, un sistema di pannelli scorrevoli, a scomparsa nelle murature, collega la suite matrimoniale alla zona più conviviale dei divani e agli ambienti giorno affinché la domenica mattina la casa viva dei profumi del caffè appena salito, delle risate, delle corse della bambina, la stanchezza di chi fatica ancora ad alzarsi dal letto e i rumori del giorno si fondano assieme.

Tutti gli elementi tecnici riguardanti il sistema del calore e del raffrescamento sono mascherati e attentamente progettati nei minimi dettagli affinché lo spazio non risulti inutilmente caricato di elementi pratico/funzionali. Porte, pannelli a scomparsa, cucina, armadi e arredi completano l'incarico progettuale dello studio in cui l'essenza del legno di betulla e delle finiture in micro-cemento naturale sono utilizzati per restituire l'atmosfera finale dell'ambiente.